Ho messo questa immagine perché in questo momento che scrivo ho i
piedi freddi… Anche io ho su un paio di calzini (non così carini però) e
nonostante questo i miei piedi sono due pezzi di ghiaccio. Non scrivo dal polo
Nord, ma da casa mia e il termostato indica 22.7°, praticamente la temperatura
media in Nuova Caledonia. Di sicuro se mi trovassi a scrivere da lì non avrei
freddo ai piedi, starei sulla spiaggia a mangiarmi un ghiacciolo…
Ovviamente il post non vuole essere dedicato allo stato termico dei
miei piedi (per queste cose c’è Facebook), ma come ogni blogger che si rispetti
, volevo dedicarlo alle riflessioni sulla fine dell’anno passato e l’inizio del
nuovo.
Vorrei poter postare foto fatte su Instagram dei miei outfit favolosi sfoggiati durante le
feste, ma primo, non ho Instagram, secondo non ho sfoggiato nessun outfit favoloso… Il Natale e il Capodanno sono
trascorsi tranquilli, ma sulla mia testa aleggiava una specie di nuvoletta
scura che non mi ha fatto godere appieno questi giorni. Forse il motivo è che
il 21 dicembre, invece della fine del mondo predetta dai Maya, c’è stato il mio
ultimo giorno di lavoro?
In ufficio abbiamo anche organizzato un piccolo party di Natale (come si fa tutti gli anni), ma l’atmosfera non era
molto festiva e non perché di lì a poco ci sarebbe stato un cataclisma che avrebbe
spazzato via l’umanità tutta, ma perché forse un "cataclisma" c’è già stato e
ora tocca ripartire dalle macerie…
Non sto a raccontare la
situazione del posto in cui lavoro (anzi lavoravo!) perché sarebbe inutile e noioso,
comunque sta di fatto che dopo due anni non lavorerò più lì, a meno che non
avvenga un vero e proprio miracolo in stile commedia hollywoodiana piena sui
buoni sentimenti.
Il 2012 è stato l’anno della stabilità, ho lavorato in un posto,
diciamo, protetto, dove potevo svolgere la mia attività con calma e con i miei
tempi, dove non c’era un capufficio che mi alitava sul collo o colleghi che
volevano farmi le scarpe. Nel complesso è stata un’esperienza bellissima anche
a livello umano, mi sentivo quasi a casa…
Il 2013 per ora è un’incognita, ma spero che sarà l’anno della vera
svolta, in cui magari troverò la mia strada e finalmente capire che voglio fare
davvero nella vita…
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