Passa ai contenuti principali

Neutral






Ho sempre amato i colori neutri, ma raramente li indosso perché non mi donano affatto. Tendono a fare un tutt’uno con il mio colorito spesso un po’ spento. 
Io però li amo. 
Perché sono eleganti, sobri,  discreti e mai aggressivi. 
Perché ti permettono di essere indecisa su come stai e su chi sei. 
Viviamo in un’epoca in cui tutti ci sentiamo in dovere/diritto di dire come la pensiamo, se siamo pro o contro, di urlare le nostre opinioni nell’illusione che qualcuno le possa davvero prendere in considerazione... 
Mi piace invece pensare che potrebbe essere bello di tanto in tanto sospendere il giudizio, essere “neutrali”, indefiniti e cercare di capire sul serio come uno la pensa. Il mio desiderio è distogliere lo sguardo da quei colori forti che fanno male agli occhi e rivolgerlo verso un mondo dalle tinte tenui e impalpabili, soffici ed eteree. 
Non dover più definire o essere definita, ecco ciò che vorrei…

Commenti

  1. Scrivi sempre cose molto belle ...é sempre piacevole leggere il tuo blog... Invidio chi per scelta o per caso può vivere con ritmi un po' più tranquilli ... A tinte tenui... Alcune cose si comprendono solo così credo ...un bacio

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Grazie mille! Purtroppo al giorno d'oggi è molto difficile soprattutto se si vive in una grande città... Però confido sempre nella possibilità, anche nel "caos", di trovare tempi e luoghi per decelerare i ritmi...
      Un bacio e buon weekend :-)

      Elimina
  2. adatti a tutte le occasioni direi! anche io ho un blog, che ne dici di passare? mi farebbe molto piacere! =)

    RispondiElimina

Posta un commento

Post popolari in questo blog

I colori di Agatha Ruiz de la Prada

Presa dalla voglia di colore dopo l’uniformità e l’austerità del nero di quest’inverno   non potevo che essere attratta dalle creazioni di questa stilista spagnola. Non è molto tempo che ha attirato la mia attenzione (devo essere sincera non ne avevo mai sentito parlare fino a qualche mese fa),   ma in realtà   è molto tempo che Agatha Ruiz de la Prada disegna il suoi coloratissimi modelli e non solo. I suoi esordi risalgono agli anni ’80 e per la moda spagnola, dopo anni di rigore, ha rappresentato una vera rivoluzione. Tanto tanto colore, in estate come in inverno. Sugli abiti come su quaderni, caschi, tappezzeria e oggetti di arredo. Infatti la stilista spagnola non si è limitata ai vestiti, ma ha esteso il suo tocco fantasioso e divertente a qualunque superficie sulla quale si possa dipingere. Certo alcuni  colori non sono facili da portare,  ma mi piace pensare che un giorno riuscirò ad abbandonare il nero anche d'inverno come la Signora Ruiz de la Prada ci invita a fare...

Eleutheromania

R espiro. Anche se tutto sembra uguale, forse qualcosa è cambiato. Respiro ancora. Profondamente. Inspirando faccio entrare tanta aria nei polmoni e poi espirando ne faccio uscire altrettanta. Mi gira un po’ la testa, ma non è un male, perché rimango con i piedi per terra. Squilla il telefono e non rispondo. Nessun senso del dovere mi fa scattare a dire “Pronto!”, perché non sono pronta e non   voglio esserlo più. Giro gli occhi verso degli appunti presi un mese fa e non mi dicono più nulla, come se quelle cose le avesse scritte qualcun altro in una lingua straniera. Mi appaiono simili a bizzarri geroglifici disegnati su un foglio bianco stropicciato. Chi ne avrà voglia continuerà a stare   in prima linea, ma non io. Io preferisco stare nelle retrovie a guardare il tramonto, a seguire con lo sguardo una farfalla colorata, ad ascoltare il silenzio. Non   voglio più sentire la mia voce che parla e non sa nemmeno di cosa, che esce dalla gola e ri

Pulizie di primavera: beauty decluttering edition

A volte una strana sensazione di sconforto pervade le mie giornate . Non so bene cos’è e come definirla, ma si insinua come uno sgradevole sottofondo musicale nello scorrere più o meno lento dei giorni. Poi però mi guardo intorno e mi rendo conto di essere circondata da mucchi di oggetti di vario tipo e grandezza che per qualche insolita ragione non riescono a trovare il loro posto nel mondo… insomma realizzo che in casa mia c’è un gran casino! Mi chiedo come sia possibile che quel tavolo, fino a qualche giorno prima pulito e immacolato, si sia trasformato in così poco tempo   nel ricettacolo di ricevute bancomat, giornali, scontrini, buste, bollette pagate e varia inutile corrispondenza cartacea. E’ uno spettacolo che mi mette a disagio perché la mia parte irrazionale vorrebbe prendere tutto quello che c’è lì sopra e scaraventarlo nel secchio della spazzatura, dato che non c’ho voglia di mettermi a fare una cernita di ciò che sarebbe il caso di tenere (ad esempio le bollett