Ogni anno che viene l’estate, mi torna alla mente la sensazione di liberazione e di libertà che la fine della scuola portava... Davanti a me tre mesi di vacanza. Era un momento magico di speranze e aspettative, anche quando poi sapevo in cuor mio che nulla di notevole sarebbe successo davvero. Ma ciò che contava era l’attesa, il favoleggiare incontri, luoghi divertimenti... Soprattutto incontri che puntualmente non avvenivano. Beh, nella mia testa sì e infinite volte. Che volete farci, ero timida, riservata e la conversazione non era di certo il mio forte. Eppure, sebbene sapessi perfettamente che l’estate sarebbe volata via senza un senso e non ci sarebbero stati incontri, luoghi, divertimenti, ma solo punture di zanzara, sentivo che tutto poteva accadere e mi vivevo quei giorni così: sospesa, leggera e inerte. Mi godevo la solitudine, ogni tanto un giorno di mare, qualche bella lettura, il paesello con mia nonna. Non era poi così male. Forse lo rif...