A volte una strana sensazione di sconforto pervade le mie giornate . Non so bene cos’è e come definirla, ma si insinua come uno sgradevole sottofondo musicale nello scorrere più o meno lento dei giorni. Poi però mi guardo intorno e mi rendo conto di essere circondata da mucchi di oggetti di vario tipo e grandezza che per qualche insolita ragione non riescono a trovare il loro posto nel mondo… insomma realizzo che in casa mia c’è un gran casino! Mi chiedo come sia possibile che quel tavolo, fino a qualche giorno prima pulito e immacolato, si sia trasformato in così poco tempo nel ricettacolo di ricevute bancomat, giornali, scontrini, buste, bollette pagate e varia inutile corrispondenza cartacea. E’ uno spettacolo che mi mette a disagio perché la mia parte irrazionale vorrebbe prendere tutto quello che c’è lì sopra e scaraventarlo nel secchio della spazzatura, dato che non c’ho voglia di mettermi a fare una cernita di ciò che sarebbe il caso di tenere (ad esempio le bollett
Guardando le foto di me da bambina, non riesco a trovarne nemmeno una in cui ho i capelli in ordine. La situazione non è cambiata con il passare degli anni e nonostante phon, lacca, piastre e prodotti anti-crespo, i capelli per me restano una questione irrisolta e irrisolvibile. Sono considerata una persona dal carattere posato e tranquillo, ma dai capelli notoriamente ingestibili, come se la parte ribelle di me si manifestasse attraverso una chioma imbizzarrita. Sono spettinata sempre, anche dopo essermi spazzolata, anche dopo essere uscita dal parrucchiere. È una condizione costante nella mia vita e le foto lo testimoniano senza alcuna pietà. Da adolescente era un dramma andare a scuola con i capelli "che non stavano bene" e ho consumato bombolette su bombolette di lacca per farli stare a posto, spesso senza risultati accettabili. Poi la necessità di controllo si è affievolita e ho fatto pace con i miei capelli (anche se ogni tanto qualche screzio ancora lo abbiamo).